Quando l'équipe dell'organizzazione femminile AFVA visita villaggi remoti nel nord del Benin, non si tratta solo di formazione: si tratta di incontri, di cooperazione e di donne che utilizzano il burro di karité per generare un reddito che cambia la loro vita.

Nel nord del Benin, in una regione che copre quattro comuni e oltre 16.000 chilometri quadrati, l'Association des Femmes Vaillantes et Actives (AFVA) sostiene oltre 25.000 donne nel loro percorso verso una vita autodeterminata. L'organizzazione le sostiene nella raccolta, nella lavorazione e nella commercializzazione del frutto dell'albero del karité, un mestiere tradizionale che oggi offre a molte famiglie una nuova prospettiva.

L'AFVA offre una formazione pratica su qualità, igiene, tecniche di lavorazione e organizzazione economica. Aiuta a creare cooperative, fornisce macchinari e promuove la cooperazione tra produttori. Anche gli aspetti ambientali svolgono un ruolo importante: con il rimboschimento mirato degli alberi di karité, il progetto rafforza gli ecosistemi locali e rende la risorsa utilizzabile a lungo termine. Le donne delle comunità emarginate come i Peul, in particolare, ottengono l'accesso all'indipendenza economica, molte per la prima volta. L'impatto è profondo: le donne generano un reddito proprio, investono nell'istruzione dei figli, acquistano fiducia in se stesse e la loro voce conta più di prima.

Ma tutto questo richiede il sostegno locale. E questo è spesso difficile da fornire: l'area del progetto è vasta, le strade sono lunghe e spesso impraticabili durante la stagione delle piogge. Finora, l'équipe ha viaggiato per lo più in moto - poco sicure, soggette alle intemperie e poco pratiche. Molti villaggi possono essere raggiunti solo in modo irregolare, il che limita l'impatto del progetto.

Un veicolo fuoristrada consentirebbe di accompagnare in modo affidabile anche le cooperative più remote, di mettere in funzione le macchine, di organizzare corsi di formazione regolari e di rafforzare lo scambio con i partner in patria e all'estero. In modo che lo sviluppo non si fermi alla fine della strada.